giovedì 5 maggio 2016

Maniaci, slogan, selfie

Maniaci ci ha presi tutti per il culo?
No, siamo stati noi a porgerglielo.
Perché siamo pigri, perché Il giorno della civetta è troppo lungo da leggere, gli atti del maxiprocesso pure, meglio farsi una cultura antimafia da slogan, una decina di parole convincenti e hai trovato il tuo eroe antimafia da citare quando c'è da farlo.
E alcuni diventano eroi dell'antimafia perché incrocchiano parole, altri perchè gridano che la mafia è montagna di merda e intanto si sparano un selfie con un po' di gente alle spalle. Altri ancora organizzano balletti nel corso principale di un paese ad alta densità mafiosa - i mafiosi ringraziano, gli ancheggiamenti delle ballerine hanno allontanato un po' di noia.
Ieri leggo di una Associazione Nazionale per le Verità Scomode,  uno dei suoi
esponenti - Giuseppe Germano - presenta il libro di Cuffaro e Cuffaro anticipa "Una piccola chicca: dalle molte indiscrezioni emerse in sala pare che lo stesso Cuffaro, benché fuori dai giochi politici per sua decisione, avrebbe deciso di puntare sull’investitura politica futura di Giuseppe Germano nell’area “Cuffaro-Romano”."

Qui la fonte da cui ho estrapolato la citazione

I rivelatori di verità scomode dovrebbero far luce sui disastri provocati dai "nascosti" che a livello locale hanno deturpato mezzo mondo. E invece si ambisce a cariche politiche nell'ambito di un candeggiamento dei soliti poteri.
Maniaci non ci ha presi per il culo. Noi siamo portatori di culi ignoranti, ci meritiamo di essere gabbati da estorsori più o meno furbi.
Uno slogan fa sempre comodo agli antimafiosi e ai mafiosi, dice tutto e non dice niente.
"La mafia fa schifo", slogan di Cuffaro, dovrebbe dirla lunga su quanto valgono gli slogan. Ma noi ci cadiamo sempre.


Giorgio D'Amato