martedì 17 novembre 2015

Mostra o Mercatino? - Gli uccelli di Bagheria ai MAgazzini ex-Sacos

Lungi da me voler intraprendere un dibattito  sul fatto che  sia giusto o meno rendere schiavi i nostri amici animali. Anche perché, per molti, non sono amici.
Magari  io posso indignarmi nel vedere i pesci rinchiusi nelle loro boccette, uccellini nelle loro gabbie, cani reclusi nei balconi dai loro padroni. Gli esseri umani hanno la sgradevole  presunzione di avere il diritto di fare quello che reputano più idoneo con gli animali, creature sicuramente inferiori. Certo, come no.

Ma non stiamo qui a sindacare sulla questione, ognuno pensa ciò che vuole, perché indignarsi per queste cose… Ma le prese per i fondelli, sono un’altra cosa.
La gente dovrebbe aprire gli occhi e condannare le prese in giro.
MOSTRA ORNITOLOGICA INTERNAZIONALE DELLA CONCA D’ORO. Evento che ha avuto luogo nel mese di Novembre proprio nella nostra Bagheria. Per chi c’è stato e ne è uscito contento, o soddisfatto, può anche smettere di leggere questo articoletto, non fa per voi.
Analizziamo attentamente le parole che compongono il nome di questo evento
MOSTRA: questo evento non è stato una mostra di alcunché, a meno che non consideriamo anche il mercato di Ballarò come una mostra.
Diciamocelo chiaro, vedere gli animali in gabbia mi dà il voltastomaco, sale una profonda tristezza, e mi sono avvicinato alla “mostra” solo per curiosità. Cosa mi aspettavo di trovarci? Animali in gabbia, sì, ma esemplari di pennuti rari, in buona salute, messi in bella mostra come star del cinema sul red carpet e magari qualche  bravo addetto/guida che ci spiegasse le caratteristiche di questi animali messi in mostra per le loro particolarità, qualcuno che magari ci spiegasse quali di queste specie sono in via di estinzione e la loro importanza nel mondo naturale.  Così non è stato.
Non a caso prima è stato citato il famoso-famigerato mercatino palermitano, Ballarò, poiché la situazione nella Mostra ornitologica internazionale della conca d’oro era la medesima di Ballarò. Un affollato mercatino.
Mostre e mercatini sono due cose differenti.
ORNITOLOGICA: beh, almeno questa l’hanno azzeccata, si vendevano solo volatili. Migliaia di volatili, in gabbiette ovviamente sovraffollate e ammucchiate dentro capannoni. Gli animaletti (in offerta a soli 8 euro!) venivano venduti in una maniera piuttosto singolare. Avete presente i bicchieri della Coca Cola che vi danno al Mc Donald? Bene, gli animali venivano prelevati dalle loro affollatissime gabbie e ficcati dentro dei contenitori che poco si differenziavano dai bicchieri di cartone della Coca Cola.
INTERNAZIONALE: ma internazionale di che? I commercianti degli animali erano italianissimi, per non dire palermitani. Ma tutto il mondo è paese, quindi dai, gli concediamo “l’internazionale.” Yes Man! O forse intendevano che le migliaia di uccelli in vendita (una coppia a soli 10 euro!) provenivano da più parti del mondo? E chi lo sa, se ci fosse stata una guida in questa mostra mi sarei fatto spiegare la provenienza degli  animali.
A me sembravano tutti cardellini e canarini.  Ah, e c’era un pappagallo, bello.
Molto internazionale.
DELLA CONCA D’ORO: qui nulla da sindacare. Li perdoniamo, allora? Io direi di no.
Dulcis in fundo, come potevano mancare le decine di parcheggiatori abusivi (ah, quanto li adoro, i miei preferiti) che come avvoltoi (troppi Uccelli in questo articolo!) si piombavano sulle numerosissime macchine che parcheggiavano ai lati della statale 113. Ma questa è la norma, per noi siciliani.
Il mercatino, scusate, la mostra, è stata un successo commerciale. Il mio paio d’ore passate in quell’ inferno hanno visto vendere decine di pennuti (prendi otto ne paghi quattro!) quindi possiamo solo immaginare quante migliaia di bestiole siano state vendute nei quattro giorni d’evento previsti ma ritorniamo all’incipit di questo mio piccolo discorso, non stiamo qui a sindacare sul fatto che sia moralmente scorretto vendere gli animali o no (soprattutto in queste condizioni).
La presa per il culo dà fastidio.
MERCATINO ORNITOLOGICO PROVINCIALE  DELLA CONCA D’ORO, se questo fosse stato il titolo, questo articoletto non sarebbe mai esistito, dato che il suo autore non si sarebbe nemmeno preso il disturbo di andarci.
Perché sapeva che avrebbe fatto tanti, ma tanti nervi. Ma hanno deciso di prendermi per il culo, chiamando il mega mercato MOSTRA ORNITOLOGICA INTERNAZIONALE DELLA CONCA D’ORO. E sì, mi avete rovinato la giornata. Perché migliaia di uccelli rinchiusi che strillano non si dimenticano.
Concludiamo con una piccola considerazione: centinaia le persone che uscivano sorridenti e chiassose, come all’uscita dal cinema di un film di super eroi entusiasmante e divertente.
A queste persone consiglio di recuperare un bellissimo film di Alfred Hitchcock di circa cinquanta anni fa.
Ha a che fare con gli uccelli, ma Il titolo non ve lo dico.
Ai parcheggiatori mafiosi e criminali dico: arrendetevi, i miei soldi non li avrete mai.
Agli organizzatori della mostra dico: compratevi un dizionario e (se non ci riuscite da soli fatevi aiutare) cercate il significato della parola mostra (sotto la lettera M).

Profondamente indignato, Fabrizio La Monica