mercoledì 22 luglio 2015

Stefania Cordone e i suoi mostri di Balestrate

In astratto non si è, così diceva Luigi Pirandello e al drammaturgo siciliano rimandano le immagini con le quali Stefania Cordone, artista castelbuonese, imprime la sua impronta sulle pareti del centro di aggregazione giovanile che si inaugura sabato, 25 luglio p.v. a Balestrate, in via Pio La Torre. La struttura (bene immobile confiscato al boss Luigi Mutari) colpisce per la linearità e la pulizia architettonica, ampi spazi funzionali: aula multimediale, teatro, laboratori artistici, sportelli di orientamento e lotta alla dispersione scolastica, sala convegni. Sembra che mezzo milione di euro sia stato speso con intelligenza ed efficienza. 
Il bianco abbacinante è interrotto dal linguaggio artistico dei murales, che senza infingimento alcuno, tatuano le mura con animali improbabili, alla carne sono innestati oggetti di meccanica. Un millepiedi? Una chiocciola mutante dal volto clownesco che sovrappone un’altra maschera; facce a incastro, matrioske sociali. L’urgenza di venir fuori in un movimento inarrestabile. In astratto non si è - ci piace pensare che il potere mafioso sia come il drago di uno dei due murales, sdentato e con una corona sempre più piccola.

Adele Musso