domenica 1 marzo 2015

Je suis madonna


Brit Awards,  milioni di persone a guardarmi. Dopo 20 anni torno su questo palco. Sulle mie spalle un lungo mantello nero dall'interno rosso firmato Armani. Mentre canto in mezzo ai riavuli, scivolo all'indietro di ben tre gradini, - per il padre,  il figlio e per lo spirito santo. Cado davanti a tutti. Per un attimo penso a chi ha firmato il mantello che indosso, - non sarà 'sta mummia di stilista a portare attasso? 
Armani sei una chiavica con le misure! 

Mi faccio un male della madonna, ma mi rialzo di scatto e continuo a cantare. Meglio di Santa Fortunata che quando la portano in giro cari ri mezzu  latu e ci vogliono cinquanta braccia forti e muscolose per tirarla su. 
Io faccio da sola. 
Je suis Madonna.
IO SONO INCAZZATA!
Chi cazzo è stato a farmi questo? Chi mi  ha fatto cadere dal palco? Qualcuno in preda ai bollenti spiriti?! Finisco la mia performance e scendo giù. Dietro le quinte  comincio a urlare come una matta invasata che ha visto il diavolo. Non ci sono santi che tengano: Je suis Madonna! Sono indiavolata! Faccio come Regan nel L'esorcista, e vuoi che sono nervosa per la  malafiura plateale fatta, vuoi perché mi agito come una fuoddi scatenata, inizio a vomitare.
Prima  sull'addetto alla scenografia, poi sulla costumista che ha stretto troppo forte il laccio del mio mantello e poi su tutti i ballerini. Anche su Armani, ca si scurdò a fare l'orlo al mio mantello! Vomito a caduta libera e poi a spruzzo. Non mi fermo più!
Distribuisco pezzi di cibo triturato, liquido verde, schiuma bianca. Tutti ne sono ricoperti, tra i capelli, sul viso. Urlo: la mia bile ve la regalo!
Godetene tutti:  è il vomito di Madonna, amen!

Antonella Tarantino