lunedì 30 marzo 2015

AAS al Bobez - editori allo scoperto

Non c'è campo, siamo isolati dal mondo dei social, al Bobez galleria d'arte, che si snoda in un grande ambiente seminterrato nel cuore di Palermo. Riscopriamo la conversazione, tocchiamo i libri, li sfogliamo, rispondiamo alle domande dei visitatori.
Ci si muove tra sculture particolarmente interessanti, finalmente plasticità al maschile (del nudo femminile siamo saturi), dipinti di Ignazio Schifano, talentuoso artista le cui opere rendono meno disadorne le pareti della galleria, libri, scrittori, editori e ospiti.
Il primo banchetto è il nostro, Aas press, con i nostri libri autoprodotti e le borse con i pelati che ricordano il genio di Andy Warhol,  in Sicilia il pelato ha il suo perché, Andy è arrivato dopo.
Siamo in tanti, ciascuno con le proprie peculiarità, è questa la ricchezza dei gruppi. A seguire le altre case editrici, incontro amici che da virtuali divengono reali, "mi piace" glielo dico in faccia. L'obiettivo è fare rete, le piccole case editrici indipendenti contro gli squali mangiatutto. Lo abbiamo scritto nel manifesto affisso ai muri, speriamo che i lettori stiano dalla nostra parte.
Federico ed io assistiamo al Reading che fa da apri pista ai vari momenti culturali, ascoltiamo delle letture tratte da un testo edito da Spazio Cultura, con Nicola Macaione, abbiamo già collaborato, la divulgazione della lettura, fare cultura sono progetti che ci accomunano.
Incontrare gli scrittori che ci mettono la faccia per noi è normale. Qualcuno si complimenta per la scelta grafica dei nostri volumetti, orgogliosi del nostro Raimondo Quagliana, c'è amore per il libro, dalla prima riga di inchiostro all'ultima di copertina. I libri non sono prodotti da esporre negli scaffali dei supermercati, e le librerie dovrebbero restare tali. In fondo alla galleria c'è uno studio d'arte, avverto l'odore delle vernici della trementina, tra libri, entusiasmo e voglia di fare, in questo luogo ci siamo sentiti a casa.

Adele Musso