venerdì 9 gennaio 2015

L'arte spiegata ai non vedenti: 'u vino uccide

Bedda maaaatrix, muaittu sugnu!
Così sembra dire Marat in questo quadro mentre effettivamente muore. Certo che morire dentro una vasca non è che sia proprio l’ambizione della vita ma chissà zuoccu ci capitò, siete sicuri di volerlo sapere? Sicunnu mia chistu fici a notte da leoni! Quella del film! E vi dirò di più, nel quadro non gli si vedono le gambe, pi mia s’i manciò a tigre! O un cinese da un cofano della macchina gliele ha prese a bastonate e ora ci fannu mali.
Ma dice vero o babbìa? Diventare un cazzavazzu di questa portata per un poco di alcool.
Avutri divertimenti un ci nnè? Chistu si nni iu nà qualche night club, v’u ricu iu.
Chissà se questo ha moglie e figghi, mischinieddi và! Eppure, aspettate, ha una lettera in mano! Se fosse quella della moglie che ha scoperto tutti cuasi? E a iddu ci vinni un infartu e muriu? Può essere pure , anche perché lo sappiamo che le donne, quando scrivono, sanno come fulminare.

Beh, il consiglio più gettonato che si dà ad una donna fidanzata o sposata è: prendilo per la gola, oppure devi arrivare al suo cuore. Ecco, questa ragazza non ha ben capito il senso! Fatto sta cà chiustu muriu, e vabbè prima o poi capita a tutti (vi state toccando?). In effetti io ci vulissi riri all’autore: ma tingere ‘na cosa cchiù allegra no, eh? Tipo: voglia di vivere prendimi? Che fa, se ci facevi vedere le scene precedenti, quelle di Marat ubriacone, non ci divertivamo di più? Io non lo so, giustamente ormai ‘u quatru già ‘u fici. Però io ci volevo trovare il senso positivo a tutta sta cosa, quindi ci ho pensato a lungo, e la conclusione scientifica a cui sono giunta è: se proprio ti vuoi ubriacare, prima và divorziati!

Laura Xerra