mercoledì 12 novembre 2014

Antimafia al Liceo Classico Scaduto - intervista ad Antonio Mineo

Sabato 15 novembre alle 9.00 un incontro tra studenti, Apertura a strappo e Dialogos (associaz. culturale di Corleone). Promotore Antonio Mineo, studente della 3^ G che AAS intervista.


AAS: Ciao Antonio, leggiamo di un incontro al Liceo Classico tra realtà associative bagheresi e corleonesi, di cosa si tratta?



AM: È un incontro che abbiamo deciso di organizzare con i blogger di Apertura a strappo e con la partecipazione di Cosimo Lo Sciuto. A Bagheria si parla di mafia ma si fa ben poco per cambiare la realtà in cui viviamo. Corleone in confronto è avanti anni luce. Questo incontro nasce anche per la necessità di risvegliare nei bagheresi quel senso civico e di legalità che sembrano ormai aver perduto.
AAS: Quanto si parla di mafia nella vostra scuola? E in che modo?

AM: Per alcuni professori la mafia è tabù, argomento del passato. Come un brutto sogno che i ragazzi di oggi non vivono più. Ma per fortuna ci sono professori sensibili alla tematica,come la professare Giovanna Nigrelli o il professore Vittorio Greco, co-fondatore di Addio Pizzo, che ci hanno sempre spronato a parlarne.

AAS: Si parla spesso di progetti scolastici sulla legalità. Nel tuo percorso scolastico hai avuto modo di partecipare a uno di questi?

AM: Fortunatamente l'anno scorso parte della scuola ha avuto la possibilità di partecipare al giorno iniziale della manifestazione organizzata da Addio Pizzo ai Giardini Inglesi. È stato un momento emozionante e di condivisione di ideali che difficilmente si dimentica.

AAS: Come vorresti che si parlasse di mafia a scuola?

AM: Bisogna iniziare a sensibilizzare gli alunni partendo dal ginnasio. Che si voglia ammettere o no, la mafia fa parte della nostra storia e bisogna conoscerla, per poterla riconoscere e combattere. Bisogna fare dei corsi scolastici di storia della mafia, anche autogestiti dagli studenti. 


(GD)