venerdì 24 ottobre 2014

Tutti con Calì per non pagare - marcia del 23 ottobre 2014

La politica dovrebbe stare a fianco di chi la mafia la combatte ogni giorno.
Così Fabrizio Ferrandelli, parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana, si rivolge al pubblico che ha partecipato alla marcia antimafia che si è svolta in Piazza Matrice, a Casteldaccia. L’atmosfera, appena arrivati, è quella di una festa il cui biglietto per entrare è completamente gratuito. I protagonisti indiscussi di questo evento, infatti, sono stati proprio i bambini: da una parte la recitazione di poesie che vedevano come temi quello del pizzo e della malavita, dall’altra sorrisi smaglianti e slogan con laccio e cartellone che recitavano: <<Chi paga il pizzo non è un uomo libero>>. Presenti il sindaco di Casteldaccia, Fabio Spatafora, il vicesindaco di Ficarazzi, Federica Fricano, la presidente del consiglio comunale di Bagheria, altri.
E  poi Gianluca Calì, proprietario della succursale di concessionaria d’automobili, la Calicar. Per lui siamo tutti in piazza. Vittima di numerose minacce da parte delle cosche mafiose locali, più volte gli è stato chiesto il pizzo. La prima impressione che si ha di lui è quella di un uomo perbene, sulla quarantina, veste in modo impeccabile e ha un linguaggio ricco e sciolto. La caratteristica principale? Il coraggio. Non demorde, non vuole farsi trascinare dal tunnel senza via d’uscita di Cosa Nostra. 
Non paga, è un uomo libero. Svela modalità di pagamento del pizzo che ai tanti sono poco note. Nell’immaginario collettivo il pizzo si paga mollando la mazzetta ad una brutta faccia che viene a parlarti in modo masticato. Esistono altri modi: il conto non pagato. L’artigiano fa una prestazione, il commerciante vende i suoi beni, l’opera o la fattura non verranno mai liquidati.. ‘u Signuri tu paia, potrebbe dire il mafiosetto di turno.
Fondamentale l’impegno dimostrato dai giovanissimi nel contrastare la mentalità mafiosa e tutto ciò che ne consegue. Una cittadina come Casteldaccia, dal passato turbolento e macchiato troppe volte dal sangue di personaggi poco innocenti, può e deve risvegliarsi per iniziare un nuovo percorso all’insegna della legalità e del rispetto per il prossimo. Mettere da parte una volta per tutte gli uomini d’onore e consacrarsi ad una vita nel rispetto delle idee e della partecipazione alla vita pubblica.

Emanuele Scaduto